WhatsApp-Image-2024-05-08-at-12.39.42.jpeg
  • 08 Maggio 2024
  • Tribano
Domandiamoci: perché il Comune di Tribano ha fatto una variante urbanistica al proprio piano regolatore per modificare una zona che è già produttiva (e che consente anche la logistica) individuandola solo per la Logistica?
Senza questa variante, che il Comune ha voluto fortemente fare, il privato proprietario dell’area avrebbe potuto presentare il Piano Attuativo e realizzare senza ostacoli l’intervento, che adesso sarebbe forse già concluso, senza dare all’Amministrazione la possibilità di interloquire.
Se questa variante non sarà conclusa, ricordiamo che il privato potrà sempre presentare il Piano Attuativo (che non andrà più in Consiglio ma solo in Giunta) e cominciare i lavori. Poiché l’area è già produttiva nel PRG vigente, la normativa permette anche la logistica.
La differenza non è tra il fare o il non fare l’area logistica, ma farla senza far valere le osservazioni dell’Amministrazione e negando il contributo di circa 832.000 euro per il Comune o farla lasciando al privato piena libertà d’azione.
Questa scelta di fare una variante è stata possibile dopo la sentenza del TAR Veneto n. 310 pubblicata il 16.02.2022 con la quale il Tribunale Amministrativo ha dato ragione al Comune di Tribano nel distinguere la logistica da quella produttiva e pertanto meritevole di essere distinta nel Piano Regolatore.
Per le Amministrazioni precedenti, in assenza della sentenza T.A.R., non ci si poneva il problema del cambio di destinazione d’uso (e di incamerare contributi per il Comune) ma si rilasciavano direttamente i permessi a costruire (vedi Hi-Reff).
Nel 2014 con la delibera di Consiglio Comunale n. 53 del 29.12.2014 (Amministrazione sindaco Piergiovanni Argenton) veniva approvata una Variante parziale al PRG PAT trasformando un’area agricola di 4.000 mq in area produttiva, aggiungendola a quella esistente.
Senza la sentenza del TAR Veneto, oggi non saremmo qui a discutere logistica sì o logistica no, ma a vedere i lavori già conclusi.
L’Amministrazione attuale ha usato lo strumento della “Variante urbanistica” per richiedere la massima attenzione da parte di tutti gli enti sovraordinati preposti ai controlli ambientali per il rilascio di pareri preventivi sulle misure di mitigazione e compensazione, gestiti dalla Commissione Regionale per la Valutazione Ambientale (VAS).
Genesi cronologica:
  1. L’area oggetto di Variante viene individuata come produttiva nel 2005 (Amministrazione sindaco Zambolin), destinata a impianti produttivi di nuovo insediamento tramite un Accordo di Co-pianificazione Coordinata ai sensi della L.R. 21.12.2002 n. 35, con un piano urbanistico attuativo e relativa convenzione. Poi, per le vicende economiche dell’ente proponente (Consorzio COSECON), la trasformazione dell’area si è bloccata.
  2. In data 23/07/2012 è stato approvato (Amministrazione sindaco Argenton e consigliere Bruno Brasolin, ora appartenente al gruppo rinnoviamo Tribano di Roberto Bazzarello) il PATI (Piano di Assetto del Territorio Intercomunale) del Conselvano quale strumento di pianificazione strutturale delle aree produttive dei comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Pernumia, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano, delineandone le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo dei relativi territori. All’articolo 12.1 delle Norme Tecniche approvate vengono indicate le quantità di superfici produttive dei singoli Comuni che vengono confermate (il Comune di Tribano ha l’area maggiore tra quelle inedificate che viene confermata).
  3. Con l’approvazione del PAT (2012) (Amministrazione sindaco Piergiovanni Argenton) l’area viene confermata. Con l’approvazione del PAT il PRG vigente diventa il primo PI: l’area viene mantenuta a destinazione produttiva e logistica.
  4. Con DGR n. 668 del 15 maggio 2018 la Regione ha assegnato al Comune di Tribano la quantità massima di consumo di suolo pari a 23,43 Ha. Verificato che la SAT disponibile è pari a 21,15 Ha, ai sensi della DGR n. 668 del 15 maggio 2018, viene preso questo valore come riferimento per il Consumo di suolo (Variante di adeguamento alla LR 14/2017). Con questa variante si riduce la quantità di suolo consumabile da 21,15 (–11,70) a 9,45 Ha.
Era il 2005 quando fu approvato il piano regolatore di Tribano, che interessa l’area in oggetto. Era un momento storico di piena espansione condivisa da tutte le amministrazioni in carica;
Nel 2012 il Comune di Tribano (Amministrazione Argenton) ha approvato il PATI con relativo piano delle attività produttive intercomunali.
Nel 2014 il Comune di Tribano con l’Amministrazione Argenton ha approvato il Piano degli interventi
riconfermando l’area produttiva con le potenziali estensioni (Frecce di espansione);
Nel 2014 l’amministrazione Argenton, con delibera di consiglio comunale n. 53 del 29.12.2014, approvava una Variante Parziale al PRG PAT trasformando una zona agricola in una ulteriore e aggiuntiva zona produttiva edificabile di 4000 mq;
Nel 2023 è arrivata alla nostra amministrazione comunale la richiesta di realizzare un nuovo polo logistico su parte della restante area destinata a zona produttiva. Su detta area risulta regolarmente pagata l’ICI e l’IMU da parte dei privati proprietari sin dal 2005.
 
“Il sindaco spiega che sarebbe bastata la decisione della giunta, per dare il via al piano richiesto ma abbiamo deciso di:
1) Far presente che l’ intervento pur perfettamente compatibile con la destinazione intende realizzare di fatto un edificio logistico commerciale e non produttivo e che non avendo la regione normato la differenza tra logistica produttiva e logistica commerciale a nostro avviso la logistica commerciale porta un valore economico aggiunto all’area e che detto valore per la stessa norma regionale va per la metà a beneficio pubblico quindi a favore del Comune di Tribano, detto valore è stato stabilito in complessivi 832.000 euro a favore dell’ente.
2) La variazione così come definita a nostro avviso implica di fatto una variante urbanistica che comporta l’obbligo di acquisire nuovamente tutti i pareri ambienti dagli enti preposti non ultimo deve essere riacquisito il parere VAS da parte della Regione del Veneto.
3) L'ultima parola tocca alla Vas della Regione. «Il sindaco non ha approvato nessun progetto. L’accordo definisce solo una variante urbanistica da cui partire. Mi pare fazioso e ideologico, millantare la possibilità di blocco di questa iniziativa dovuta e non voluta dalla nostra amministrazione, con questa scelta abbiamo restituito alla regione il ruolo di garante per quest’ area. Sarebbe bello vedere quest’area adibita a parco e bosco ma bisogna fare i conti con la realtà e la normativa vigente e possiamo farlo insieme cercando la soluzione migliore. Restiamo in ogni caso disponibili al dialogo e pronti all’apertura di un tavolo tecnico: abbiamo tutto il tempo per confrontarci per trovare una soluzione che cerchi di coniugare ambiente e sviluppo. Non bisogna dimenticare che su quei terreni c’è chi ha pagato Ici ed Imu e non è possibile ignorare, a norma di legge, quanto dovuto e ben riportato nel certificato di destinazione urbanistica”.
Tutti questi argomenti ed evidenze sono state condivise anche con il comitato "NO Polo Logistico - Tribano" che ringraziamo per aver accettato di incontrare e dialogare con l'amministrazione comunale. Condividiamo le preoccupazioni espresse da questa nuova realtà e ci siamo fatti portavoce dei rischi idrogeologici e ambientali che questo intervento comporta presso le commissioni regionali competenti. La tutela della salute e dell'ambiente è una priorità che condividiamo con il Comitato e con tutti i cittadini di Tribano. È importante fare chiarezza su queste vicende perché è in atto una pesante azione di disinformazione e strumentalizzazione che rischia di portare il problema lontano dalla soluzione.

Condividi con noi le tue idee

Accetto l'informativa sulla privacy