20170807_202247.jpg
  • 23 Novembre 2018
  • Nazionale
Rischiamo di soffocare di burocrazia il volontariato.
È la valutazione pressoché unanime dei presidenti delle Proloco locali, ma anche dei Sindaci che confidano nel volontariato come elemento portante della vita delle comunità, che con le loro iniziative, animano i paesi e rilanciando la vita sociale e culturale.
In Veneto, le sole Proloco sono ben 545 e producono, grazie ai tanti volontari che impegnano il loro tempo libero, un giro d'affari di circa 25 milioni.
Certo nessuno vuole violare la legge ma quello che si sta pretendendo è veramente troppo! Ci vuole più buon senso!
 
Alle pratiche in essere si sono aggiunti estenuanti corsi di primo soccorso, antincendio, l'attivazione del documento per la valutazione dei rischi e poi le disposizioni antiterrorismo previste dal decreto Minniti, la circolare Gabrielli e, ultima in ordine temporale, quella Morcone per la sicurezza!
Tutto ciò deve essere purtroppo prodotto per ogni occasione di manifestazione pubblica. Per una semplice iniziativa si devono ingaggiare fior di professionisti per l’espletamento delle pratiche e una task force antincendio come quelle presenti in una fabbrica ad alto rischio. E' palese che si sta veramente chiedendo l'impossibile a dei volontari! Vista la situazione chiederò ad Anci Veneto di farsi parte attiva, al fine di risolvere la problematica. Dobbiamo agire affinché le nostre Associazioni di Volontariato non gettino la spugna.
 
Massimo Cavazzana, presidente della Consulta Ambiente e Territorio dell'ANCI non ha dubbi:  
“Serve immediatamente una semplificazione efficace legata al mondo del Volontariato predisponendo una legge ad hoc per le manifestazioni temporanee, in grado di sostituire il Testo unico sul pubblico spettacolo che risale al 1936, che dia serenità al mondo del volontariato”

Condividi con noi le tue idee

Accetto l'informativa sulla privacy