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  • 03 Ottobre 2022
  • Tribano
Mirco Imbevaro era un ragazzo eccezionale di 48 anni, appassionato di calcio e di moto, con gli occhi pieni di gioia nel vedere i suoi due figli giocare tra le fila della sua squadra, quella del Tribano calcio; e poi i viaggi sulle due ruote alla scoperta delle vedute più belle del Nord Italia.
 
Quanto accaduto ha toccato profondamente la piccola comunità di Tribano, dove Mirco è nato e cresciuto, frequentando le scuole e tirando i primi calci al pallone nel campo sportivo comunale.  
 
Una passione costante e crescente trasmessa anche ai due figli adolescenti, Lorenzo di 14 anni e Alessio di 16, bravi come lui in campo, e seguiti costantemente dal padre in qualità di dirigente accompagnatore della Polisportiva.
 
Mirco era un imprenditore nel settore delle lavorazioni meccaniche con l’azienda a Pernumia.
 
Mirco lascia i genitori Tarcisio e Agnese, oltre ai tre fratelli Umberto, Silvia e Luca.
Emanuele Decilesi, dirigente della società Polisportiva Tribano ricorda che Mirco “Era sempre presente, penso che non si sia mai perso una partita, era sempre disponibile a dare un passaggio in auto anche agli altri ragazzi, amava questo sport. Non ricordo di averlo mai visto arrabbiato o alterato, era sempre sorridente e sereno. Per la nostra società era onnipresente, una colonna insostituibile”.
Vittorio Salin, Vicesindaco e Assessore allo Sport, conosceva molto bene Mirco: “La nostra amicizia è legata ai campi da calcio perché abbiamo i figli che giocano insieme. Ci mancherà tantissimo la sua speciale risata, contagiosa e aperta. Era impossibile non volergli bene. Se un genitore avesse mancato ci avrebbe pensato lui ad accompagnarli”.
 
“Ci siamo messi a disposizione dei familiari - spiega il Vicepresidente di Polisportiva Tribano, Maurizio Calore - È stato un papà con la “P” maiuscola, sempre pronto ad incoraggiare i ragazzi senza mai mettere quella pressione che ormai nel calcio sembra diventata la prassi. Ha incarnato quei valori che da sempre cerchiamo di insegnare e trasmettere, l’esempio di cui andare fieri”.
 “Non ci sono parole per descrivere questa tragedia – commenta il Sindaco, Massimo Cavazzana - Perdiamo davvero un esempio per i nostri ragazzi e sarà prezioso onorare il suo ricordo e il suo esempio di vita”.

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