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  • 18 Gennaio 2020
  • Territorio
Lo certificano ufficialmente i dati della Camera di Commercio. Nei nostri piccoli centri stanno chiudendo una dopo l’ altra le piccole attività e dobbiamo impegnarci insieme con il Presidente di Confcommercio Ascom di Padova Patrizio Bertin per lanciare un allarme “Siamo difronte ad un fenomeno epocale che sta per desertificare le nostre piazze , i nostri quartieri il problema non sono solo legato alle dinamiche commerciali, l’e-commerce ed i centri commerciali, ma anche al peso delle spese fisse e delle imposte che non rendono garantiscono i margini di sopravvivenza cancellando tradizioni, storie, culture del nostro vivere quotidiano, giorno dopo giorno chiudono edicole, librerie, negozi di vicinato , scompaiono i punti di riferimento per intere generazioni la sciando lo spazio alle vetrine vuote. Lo scontrino telematico, insieme all’ innovazione ha incentivato la chiusura di centinaia di attività arrivate ormai allo stremo. Le nostre piccole comunità si stanno pian piano spegnendo, la denatalità, le continue decurtazioni perpetrate ai danni dei nostri comuni da parte dello stato, ci rendono impotenti nei confronti della lenta e inesorabile desertificazione che passa attraverso i banchi di scuola e tra la desolazione crescente delle nostre piazze. In Trentino  si assegnano contributi fino a 15.000 euro per l'apertura di nuovi negozi in località che ne siano prive e si  sostengono  i piccoli negozi di paese già esistenti con incentivi che vanno da 9.000 a 11.000 euro in base ai servizi offerti: si va dalla vendita dei giornali al servizio postale alla vendita di prodotti locali, qui da noi è stata azzerata la cedolare secca sui negozi che permetteva di calmierare gli affitti e è impossibile solo pensare a contributi tesi a tutelare la micro servizi ancora esistenti. Noi siamo senza risorse , anzi la maggior parte dei nostri comuni hanno subito pesanti tagli con l’ ultima finanziaria ma Governo e Regione  possono fare molto, e tutto il sistema ne avrebbe un vantaggio: la riattivazione della detassazione degli affitti introducendo una ritenuta alla fonte fissa del 10% e così il proprietario non ha nessun altro obbligo fiscale, rendendo i costi di locazione più abbordabili l’esonero parziale dalle tasse per redditi lavorativi (commerciali o artigianali) sotto un certo “palese, evidente” livello e nelle situazioni ritenute vitali, bisogna fare presto prima che si arrivi alla desertificazione irreversibile dei nostri centri urbani con le conseguenti ricadute legate al mancato controllo e ai rischi per la sicurezza.

Il Sindaco di Tribano.
Massimo Cavazzana

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