• 07 Aprile 2019
  • Territorio
VENETO  2050 SOSTITUSCE IL  VECCHIO  PIANO CASA
Il Consiglio regionale ha approvato la legge “Veneto 2050 - Politiche per la riqualificazione urbana e l’incentivazione alla rinaturalizzazione” in materia di riqualificazione urbana e rinaturalizzazione del territorio.
La Legge regionale è la n. 14 del 4 aprile 2019, avente per oggetto "Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio" è pubblicata nel BUR n. 32 del 5 aprile 2019. La legge è entrata in vigore il 6 Aprile.
“Veneto 2050” promuove misure finalizzate al miglioramento della qualità della vita delle persone all’interno della città e al riordino degli spazi urbani, alla rigenerazione urbana in coerenza con i principi del contenimento del consumo di suolo (L.R. 14/2017).
Tra gli aspetti rilevanti previsti da “Veneto 2050” è prevista la premialità correlata all’utilizzo di elementi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, ponendo particolare attuazione all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e all’economia circolare.
La legge inoltre prevede un’azione di “cleaning” del territorio attraverso l’utilizzo dei crediti edilizi da rinaturalizzazione del suolo cui sono connesse specifiche premialità, in termini volumetrici, consentendo e favorendo la demolizione e la ricostruzione delle opere incongrue o elementi di degrado, in un’ottica di riordino del territorio urbano e sostituzione del patrimonio edilizio degradato o dismesso.
Massimo Cavazzana Presidente della Consulta ambiente e Territorio che ha partecipato al tavolo tecnico per la redazione della nuova norma sottolinea afferma che "la nuova legge crea di fatto un ponte con la legge sul contenimento dell' uso del suolo e trova  il suo cuore negli articoli 6 e 7, quelli per ampliamento e la demolizione e ricostruzione da applicare alle sole aree consolidate e non agricole" Per gli ampliamenti è permesso di costruire fino al 60% in più se si creano ad esempio  edifici efficienti energeticamente, staticamente più sicuri  si eliminano le barriere architettoniche,si usano materiali che riducano i consumi  questi alcuni dei criteri. Nel caso di abbattimento si potrà raddoppiare la cubatura esistente. Cavazzana sottolinea "la vera novità è rappresentata dal meccanismo della rinaturalizzazione e dei crediti edilizi , in base a tale meccanismo i comuni individuerà gli edifici che è meglio abbattere a fronte di un compenso che verrà riconosciuto al proprietario in termini di crediti edilizi che diventeranno essenziali per procedere all' utilizzo massimo dell' ampliamento e della demolizione e ricostruzione, per la prima volta saremo in grado di parlare di vera rigenerazione ottenendo aree rinaturalizzate destinate a verde." Tutto questo prevede l' istituzione per ogni comune del registro dei crediti edilizi. Conclude Cavazzana" Si apre una nuova era con enormi potenzialità professionali e imprenditoriali le stesse aziende si offriranno di rottamare e abbattere le brutture sparse per il veneto, rigenerando suolo naturale e ottenendo  in cambio dei crediti edilizi"
La Regione del Veneto e l' ANCI Veneto  stanno avviando , in tutti i capoluoghi di Provincia, incontri con i professionisti e le amministrazioni locali per l’approfondimento dei contenuti tecnico-disciplinari della nuova normativa.
Gli incontri per ora in calendario sono :
  • Rovigo             9 aprile 2019           | 
  • Treviso          10 aprile 2    
  • Belluno           15 aprile 2019           
  • Venezia          17 aprile 2019           
  • Padova            18 aprile 2019           
  • Verona           19 aprile 2019 
  • Vicenza          24 aprile 2019  

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