Il brindisi organizzato a Palazzo Santo Stefano, sede della Prefettura di Padova, tenutosi nel pomeriggio del 7 settembre per il primo saluto istituzionale del nuovo Prefetto, Francesco Messina insediatosi lo scorso luglio è stato occasione per un confronto fra i primi cittadini arrivati da tutta la Provincia sull’emergenza immigrati, tema che infuoca i media quotidianamente.
L’incontro fra i primi cittadini in prefettura a Padova nel pomeriggio di giovedì 7 settembre 2023 per dare il primo saluto al nuovo prefetto, Francesco Messina si è trasformato in un vero e proprio tavolo di confronto sul tema di estrema attualità qual è l’emergenza immigrati.
Le polemiche non si sono fatte attendere! Talvolta la decisione di sistemare gli immigrati in istituti scolastici, palestre ed altri edifici della Provincia risulta completamente fallace se non c’è coordinazione e sinergia tra gli Enti.
Sta di fatto che diversi Sindaci della Provincia riscontrano la mal gestione di questa emergenza nazionale e sentono, a livello comunale, una pressione senza precedenti: chi non è in grado di sostenere l’accoglienza, chi nei propri territori non ha alloggi nemmeno per i residenti con problemi.
In un clima così teso non sono però mancate proposte ed il desiderio di collaborare per risolvere la situazione in maniera strutturata e dignitosa.
Di questo avviso è anche il Sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana, presente all’incontro e che in una lettera inviata in mattinata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, allo stesso Prefetto, Francesco Messina, ai vertici dell’Anci nazionale e regionale e ai Sindaci del Veneto dichiarava in chiusura: “È auspicabile che le politiche a livello nazionale mettano a disposizione delle Amm.ni, delle Cooperative e dei Centri di accoglienza migranti, un protocollo pratico e operativo esteso a tutti i Sindaci.
Il Comune di Tribano è pronto su questa linea!”
Nell’ottica di Massimo Cavazzana, per una efficace gestione dei nuovi ospiti, rientra la necessità di una buona collaborazione tra le Cooperative sociali e l'Amministrazione locale attraverso un avviamento immediato di azioni concrete quali: rapida identificazione, un corso base di lingua italiana mirato all’orientamento al lavoro e l’attività di volontariato introdotte dagli enti locali per coinvolgere e integrare i nuovi migranti e renderli cooperativi con le realtà territoriali onde evitare l’effetto noia che potrebbe aprire la strada a mille “tentazioni”.
Proposte avanzate dal Sindaco in quanto ha riscontrato negli anni, in fatto di gestione dei migranti, tempistiche lunghe, regole incerte e l’inefficacia di programmi di inserimento a causa della mancanza di una rete fra i servizi.
Un problema dello Stato rischia di appesantire le Amministrazioni locali che si trovano impreparate e impossibilitate a risolvere in via definitiva la problematicità soprattutto di coloro che non sono stati accolti e continuano a vagare nell’anonimato nei Comuni, senza nessuna futura prospettiva.
Di seguito la lettera completa del Sindaco inviata nella mattinata del 7 settembre alle alte cariche dello Stato, ai vertici dell’Anci nazionale e regionale e ai Sindaci del Veneto.
L’incontro fra i primi cittadini in prefettura a Padova nel pomeriggio di giovedì 7 settembre 2023 per dare il primo saluto al nuovo prefetto, Francesco Messina si è trasformato in un vero e proprio tavolo di confronto sul tema di estrema attualità qual è l’emergenza immigrati.
Le polemiche non si sono fatte attendere! Talvolta la decisione di sistemare gli immigrati in istituti scolastici, palestre ed altri edifici della Provincia risulta completamente fallace se non c’è coordinazione e sinergia tra gli Enti.
Sta di fatto che diversi Sindaci della Provincia riscontrano la mal gestione di questa emergenza nazionale e sentono, a livello comunale, una pressione senza precedenti: chi non è in grado di sostenere l’accoglienza, chi nei propri territori non ha alloggi nemmeno per i residenti con problemi.
In un clima così teso non sono però mancate proposte ed il desiderio di collaborare per risolvere la situazione in maniera strutturata e dignitosa.
Di questo avviso è anche il Sindaco di Tribano, Massimo Cavazzana, presente all’incontro e che in una lettera inviata in mattinata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, allo stesso Prefetto, Francesco Messina, ai vertici dell’Anci nazionale e regionale e ai Sindaci del Veneto dichiarava in chiusura: “È auspicabile che le politiche a livello nazionale mettano a disposizione delle Amm.ni, delle Cooperative e dei Centri di accoglienza migranti, un protocollo pratico e operativo esteso a tutti i Sindaci.
Il Comune di Tribano è pronto su questa linea!”
Nell’ottica di Massimo Cavazzana, per una efficace gestione dei nuovi ospiti, rientra la necessità di una buona collaborazione tra le Cooperative sociali e l'Amministrazione locale attraverso un avviamento immediato di azioni concrete quali: rapida identificazione, un corso base di lingua italiana mirato all’orientamento al lavoro e l’attività di volontariato introdotte dagli enti locali per coinvolgere e integrare i nuovi migranti e renderli cooperativi con le realtà territoriali onde evitare l’effetto noia che potrebbe aprire la strada a mille “tentazioni”.
Proposte avanzate dal Sindaco in quanto ha riscontrato negli anni, in fatto di gestione dei migranti, tempistiche lunghe, regole incerte e l’inefficacia di programmi di inserimento a causa della mancanza di una rete fra i servizi.
Un problema dello Stato rischia di appesantire le Amministrazioni locali che si trovano impreparate e impossibilitate a risolvere in via definitiva la problematicità soprattutto di coloro che non sono stati accolti e continuano a vagare nell’anonimato nei Comuni, senza nessuna futura prospettiva.
Di seguito la lettera completa del Sindaco inviata nella mattinata del 7 settembre alle alte cariche dello Stato, ai vertici dell’Anci nazionale e regionale e ai Sindaci del Veneto.
Tribano, lì 07.09.2023
Alla Cortese attenzione di:
Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi
Prefetto di Padova, Francesco Messina
Presidente ANCI Nazionale, Antonio Decaro
Presidente ANCI Veneto, Mario Conte
Sindaci del Veneto
Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi
Prefetto di Padova, Francesco Messina
Presidente ANCI Nazionale, Antonio Decaro
Presidente ANCI Veneto, Mario Conte
Sindaci del Veneto
OGGETTO: DIFFICOLTÁ GESTIONE EMERGENZA IMMIGRATI
Anche nel 2023 riscontriamo difficoltà nella gestione dell’emergenza immigrati.
Nell'ottica di una collaborazione istituzionale ed etica è doveroso trovare delle soluzioni anche a livello comunale per accogliere queste persone e pertanto desidero farVi conoscere la posizione della nostra Amministrazione.
Il problema esiste e anche questa volta purtroppo i numeri sono molto significativi.
Tante persone si troveranno inserite in programmi a volte poco efficaci a causa della mancanza di una rete fra i servizi.
Al contrario a chi arriva servono tempi veloci e regole certe.
É indispensabile, a nostro avviso, dare una prospettiva immediata e degli obiettivi evitando che la noia ed il “non far nulla” demotivi queste persone.
Per una efficace gestione dei nuovi ospiti è necessaria una buona collaborazione tra le Cooperative sociali e l'Amministrazione locale attraverso un avviamento immediato di azioni concrete quali:
• rapida identificazione;
• un corso base di lingua italiana mirato all’orientamento al lavoro;
• attività di volontariato introdotte dai nostri enti locali per coinvolgere e integrare i nuovimigranti e renderli cooperativi con le nostre realtà onde evitare l’effetto noia che potrebbe aprire la strada a mille “tentazioni”.
Per coloro che resteranno serve, in una fase successiva, un rapido avvio agli istituti professionali, magari riadattati con corsi specifici che siano in grado, prima di tutto, di tenerli occupati nello studio e poi di inserirli nel mercato del lavoro.
Ci sono tanti lavori richiesti come operai specializzati in vari settori, dall' industria all' artigianato, l’edilizia e l’agricoltura.
Serve curare questo importante aspetto il prima possibile per dare delle prospettive attraverso percorsi comprensibili e fattibili.
È necessario poi risolvere in via definitiva la situazione di chi non è stato accolto e continua a vagare nell’anonimato nei nostri Comuni, senza nessuna futura prospettiva.
Questi purtroppo sono i casi più problematici in quanto di fatto abbiamo le “mani legate” e non ci sono soluzioni.
È auspicabile che le politiche a livello nazionale mettano a disposizione delle Amm.ni, delle Cooperative e dei Centri di accoglienza migranti, un protocollo pratico e operativo esteso a tutti i Sindaci.
Il Comune di Tribano, Padova, Veneto è pronto su questa linea!
L’AMMINISTRAZIONE DI TRIBANO
IL SINDACO
Massimo Cavazzana
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