avazzana: “ARPAV conferma, nessuna allerta PFAS a Tribano. I dati non riguardano il nostro territorio”
Tribano, 24 ottobre 2025 – Dopo le notizie apparse sulla stampa relative a presunti “livelli altissimi di PFAS nei pesci” della Fossa Monselesana, arriva la precisazione ufficiale di ARPAV Veneto, che chiarisce la situazione e ridimensiona fortemente le preoccupazioni.
Nel riscontro trasmesso al Comune di Tribano, il direttore generale ing. Loris Tomiato spiega che i dati citati dagli articoli «risalgono al 2021» e che le analisi più recenti, del 2022, mostrano valori ampiamente inferiori ai limiti di riferimento fissati dal Regolamento europeo (35 µg/kg).
Nel dettaglio, i dati ufficiali di ARPAV per il parametro PFOS (PerfluoroOctane Sulfonat) nel biota sono i seguenti:
2019 – Carpa: 7,01 µg/kg
2021 – Carpa: 69,1 µg/kg
2022 – Cavedano: 3,6 µg/kg
«Questi numeri parlano chiaro – dichiara il sindaco Massimo Cavazzana –: la situazione è del tutto sotto controllo e non esiste alcuna emergenza ambientale nel territorio di Tribano. I dati del 2021, citati in modo parziale dalla stampa, si riferivano a un campionamento di quattro anni fa, mentre le analisi più recenti dimostrano livelli bassissimi e perfettamente nei limiti».
Cavazzana sottolinea inoltre che non c’è alcuna correlazione tra i dati citati e la zona di Tribano, poiché la presenza di PFOS nella Fossa Monselesana è collegata al sistema idraulico del Canale Bisatto e del Fiume Fratta-Gorzone, corsi d’acqua già interessati in passato dalla nota vicenda Miteni e dalla conseguente contaminazione di origine industriale.
«Il Comune di Tribano – aggiunge il sindaco – si è subito attivato appena ricevute le segnalazioni, chiedendo chiarimenti ad ARPAV, che ha risposto in modo puntuale e rassicurante. I cittadini possono stare tranquilli: non c’è nessun rischio legato al nostro territorio e nessuna connessione con le attività locali».
Tribano, 24 ottobre 2025 – Dopo le notizie apparse sulla stampa relative a presunti “livelli altissimi di PFAS nei pesci” della Fossa Monselesana, arriva la precisazione ufficiale di ARPAV Veneto, che chiarisce la situazione e ridimensiona fortemente le preoccupazioni.
Nel riscontro trasmesso al Comune di Tribano, il direttore generale ing. Loris Tomiato spiega che i dati citati dagli articoli «risalgono al 2021» e che le analisi più recenti, del 2022, mostrano valori ampiamente inferiori ai limiti di riferimento fissati dal Regolamento europeo (35 µg/kg).
Nel dettaglio, i dati ufficiali di ARPAV per il parametro PFOS (PerfluoroOctane Sulfonat) nel biota sono i seguenti:
2019 – Carpa: 7,01 µg/kg
2021 – Carpa: 69,1 µg/kg
2022 – Cavedano: 3,6 µg/kg
«Questi numeri parlano chiaro – dichiara il sindaco Massimo Cavazzana –: la situazione è del tutto sotto controllo e non esiste alcuna emergenza ambientale nel territorio di Tribano. I dati del 2021, citati in modo parziale dalla stampa, si riferivano a un campionamento di quattro anni fa, mentre le analisi più recenti dimostrano livelli bassissimi e perfettamente nei limiti».
Cavazzana sottolinea inoltre che non c’è alcuna correlazione tra i dati citati e la zona di Tribano, poiché la presenza di PFOS nella Fossa Monselesana è collegata al sistema idraulico del Canale Bisatto e del Fiume Fratta-Gorzone, corsi d’acqua già interessati in passato dalla nota vicenda Miteni e dalla conseguente contaminazione di origine industriale.
«Il Comune di Tribano – aggiunge il sindaco – si è subito attivato appena ricevute le segnalazioni, chiedendo chiarimenti ad ARPAV, che ha risposto in modo puntuale e rassicurante. I cittadini possono stare tranquilli: non c’è nessun rischio legato al nostro territorio e nessuna connessione con le attività locali».
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