Nella seduta consiliare del 16 novembre 2020 è stato approvato e adottato un regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari e artigianali tradizionali locali insieme all’istituzione della De.Co. (Denominazione comunale).
Le attività in comunione con il regolamento, sopraccitato, costituiscono una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico e uno strumento di promozione dell’immagine del Comune di Tribano.
Tra i fini istituzionali del Comune vi è l’assunzione di iniziative dirette a sostenere e tutelare il patrimonio di tradizioni, cognizioni ed esperienze, relative alle attività agroalimentari, enogastronomiche e artigianali diretta alla produzione e preparazione di quei prodotti e di quelle specialità locali che, riconosciute come tipiche di un determinato territorio, rappresentano un vanto per l’istituzione locale e la cittadinanza e sono quindi meritevoli di essere valorizzati.
L’azione del Comune, in particolare, si manifesta in direzione dell’indagine conoscitiva volta ad individuare l’esistenza sul territorio comunale di originali e caratteristiche produzioni agroalimentari come l’ormai noto asparago e la zucca nuovo ingresso.
Per “prodotto tipico locale“ si intende il prodotto agroalimentare derivante da attività agricola o zootecnica o dalla lavorazione e trasformazione degli stessi, così come i prodotti artigianali, ottenuti o realizzati sul territorio comunale secondo modalità che si sono consolidate nei costumi e nelle consuetudini a livello locale anche tenendo conto di tecniche innovative che ne costituiscono il naturale sviluppo e aggiornamento (art. 3 comma 1).
Come descritto da regolamento, Art. 3 comma 2 e 3, attraverso la De.Co.:
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Si attesta la tipicità di un determinato prodotto sulla base del legame storico e culturale che questo presenta con il territorio nonché quale strumento promozionale del Comune di Tribano.
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Non si istituisce alcun marchio di qualità o certificazione del prodotto. Attraverso l’attribuzione della De.Co. il Comune i soggetti produttori intendono conservare nel tempo quei prodotti, saperi e sapori, che si identificano con il patrimonio culturale popolare tipico di quel determinato comune e/o territorio vasto costituito da più comuni.
Il Regolamento, composto da 15 articoli, concerne anche l’istituzione presso la competente struttura comunale di un registro pubblico per i prodotti del territorio che ottengono la De.Co.
Con l’iscrizione a tale registro si attesta la tipicità del prodotto o della sua tradizionale lavorazione, la sua composizione e le modalità di produzione, secondo apposito disciplinare o scheda identificativa.
Nel registro sono annotati i prodotti a denominazione comunale e le imprese che hanno ottenuto il diritto di utilizzare la suddetta denominazione sui loro prodotti in quanto corrispondenti al disciplinare di identificazione di produzione.
L’iscrizione può essere concessa per molteplici categorie di prodotti agroalimentari e possono ottenere l’iscrizione nel pubblico registro le imprese agricole, artigianali e commerciali, nonché gli enti e le associazioni, che svolgono l’attività inerente la produzione e commercializzazione dei prodotti nel Comune di Tribano.
Come da regolamento verrà dunque nominata una commissione comunale, composta da tecnici o esperti del settore per i quali non è previsto alcun compenso, che verificherà se il prodotto segnalato ha le caratteristiche per l’iscrizione al registro e che ne predisporrà una scheda identificativa.
L’istruttoria elaborata dalla commissione sarà sarà poi sottoposta alla giunta comunale.
Il Sindaco Massimo Cavazzana sottolinea che:
“L’intenzione è quella di incentivare una cultura storica che ben si adatta al nostro territorio e alla sostenibilità ambientale favorendo una significativa azione in difesa dell’ambiente e delle nostre terre che rischiano di essere destinate alla produzione industriale non alimentare”.
Il consigliere delegato all’agricoltura Massimo Meneghesso invece ricorda che:
“L’asparago rappresenta un prodotto primaverile e pregiato; mentre la zucca è un prodotto autunnale da sempre presente nei nostri campi, un’eccellenza considerata però un alimento povero che oggi grazie a Slow food è ritornato sulle nostre tavole come prodotto salutare e per sua natura praticamente privo di trattamenti. La nostra intenzione riguardante l’approvazione del marchio De.Co. dei prodotti locali permetterà ai nostri produttori di rilanciare questi alimenti”.
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