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  • 15 Novembre 2023
  • Tribano
Il Comune di Tribano ha delineato la propria strategia per la Transizione Ecologica per rinnovare il paese verso un modello green e sostenibile.

“L’autoconsumo diffuso” rappresenta un concetto innovativo che sta guadagnando sempre più attenzione nel contesto della transizione ecologica verso un sistema energetico più sostenibile.
Questa opportunità permette ai Comuni di mettere in pratica un approccio decentralizzato alla produzione e distribuzione dell’energia, in cui al tempo stesso il comune può essere produttore e consumatore detto tecnicamente “prosumer”.
 
Il Comune di Tribano ha già messo in campo questa opportunità con quattro nuovi impianti fotovoltaici distinti, posti sulle due scuole e sulle due palestre comunali.
Detti impianti risultano essere complessivamente di 57 kW e produrranno complessivamente 62.700 kW annui che verranno utilizzati primariamente nelle scuole e palestre attraverso pompe di calore.
La parte residuale andrà a compensare le bollette dei restanti contatori comunali.
Lo scambio di energia tra il “Comune produttore” ed il “Comune consumatore” avverrà in maniera virtuale, attraverso la rete elettrica nazionale. 
I dati di produzione e consumo saranno poi ricostruiti in modo esatto e puntuale.
 
Il concetto alla base di questo nuovo modello energetico è infatti l’autoconsumo virtuale, che permette di ottenere benefici impensabili fino a ieri.
A questo si aggiunge l’incentivo di 109 €/mWh immesso in rete e auto consumato con conseguente, prima di tutto, beneficio per l’ambiente
Il valore medio di emissioni per ogni Kilowattora consumato dal contatore è di 352, 4 grammi di CO2, pertanto, verranno risparmiati circa 22.095 Kg di CO2 pari a 2209 alberi.
 
Il Sindaco, Massimo Cavazzana sottolinea: “questi 57 kW si aggiungono ai 20 realizzati nella scuola elementare destinati allo scambio sul posto e rappresentano piccoli interventi che svolgono un ruolo determinante nell’accelerare la transizione verso fonti energetiche più pulite e nell’affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Offrono la possibilità, inoltre, di condividere in rete l’energia rinnovabile e concorrono al processo di riduzione della dipendenza da fonti fossili e quindi delle emissioni di gas serra. Permettono di rendere efficace l’efficienza energetica incentivando la produzione locale di energia, il monitoraggio dei consumi e la condivisione di soluzioni innovative. Le economie derivanti dal risparmio sulle bollette quantificabili al costo attuale del kW saranno di circa 25.000 €. L’attivazione dello scambio diffuso e le economie derivanti dallo scambio sul posto rinnovabile sono anche una delle soluzioni che permetterà di riversare parte dei ricavi per l’aiuto ai soggetti più fragili attraverso il sostegno per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas”.
 
Quindi, riassumendo, i benefici per il comune prosumer permetterà di:
  • usufruire di energia rinnovabile in tutti i contatori di riferimento senza possedere in ogni contatore un impianto fotovoltaico;
  • risparmiare sul costo delle bollette grazie all’ uso di energia in condivisione;
  • incentivare la creazione di impianti di energia rinnovabile anziché fossile;
  • poter accedere alle tariffe incentivanti;
  • valorizzare l’energia elettrica prodotta sul posto;
  • contribuire attivamente alla transizione energetica e al contrasto della povertà.  
Conclude il Vicesindaco, Vittorio Salin: “Grazie a questi interventi sarà possibile produrre energia 100% green, evitando massicce emissioni in atmosfera. Complessivamente, tra scambio sul posto e autoconsumo diffuso, si eviterà di immettere in atmosfera circa di 30 tonnellate di CO2 all’anno, riducendo nel contempo le spese delle bollette energetiche del Comune e aiutando chi si trova in difficoltà”.
 

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