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  • 07 Gennaio 2020
  • Tribano
Una situazione che, secondo Massimo Cavazzana sindaco di Tribano rappresenta una vera ingiustizia, sottolinea il primo cittadino e consigliere dell’Anci Veneto e di Anci Nazionale. Ma qual è il problema? «Nella seduta dell’11 dicembre scorso della Conferenza Stato- Città e Autonomie locali sono stati definiti i nuovi criteri di ripartizione per l’anno 2020 del Fondo di solidarietà comunale, il così detto FSC. Da un attenta verifica fatta con puntualità da noi di Anci Veneto risulta che i Comuni del Veneto, complessivamente, subiranno una riduzione del fondo pari a 7 milioni e 782 mila 958,70 euro: ben 418 Comuni su 563 avranno un saldo negativo rispetto al 2019». Ma c’è molto di più. «Dopo i criteri del superamento del turnover che penalizzano pesantemente i Comuni veneti perché virtuosi ed efficienti. Le nostre amministrazioni comunali si vedono depredate a favore  di chi è in disavanzo o ha i propri bilanci in rosso. Non possiamo ignorare questa grave situazione. Anci Veneto, con a capo il nostro Presidente Mario Conte  è pronta a battersi perché ciò non avvenga .»Nell’area del Conselvano è una vera ecatombe : Bagnoli di Sopra – 25.961 euro, Tribano -21.304 euro, Anguillara Veneta – 17.034 euro, Arre 10.726, Conselve – 9.664 euro, Agna – 9.214 euro, Candiana – 7.704, Terrassa Padovana – 7.145, Bovolenta – 6.863 Per tutti i nostri comuni sono previsti tagli che porteranno a ridurre servizi oppure ad  aumentare, ove possibile, imposte e tariffe per compensare gli ammanchi, specie in termini di servizi sociali, cultura, sport e altro di simile. “Sono stato eletto nel maggio scorso e io e la mia giunta abbiamo rinunciato alle indennità di carica per dare maggiori risorse al sociale e ai servizi istituendo, primi in Italia il servizio civile comunale, abbiamo messo a disposizione circa 40.000 euro all’ anno a favore della nostra comunità e ora mene vedo sottratti più del 50% dallo stato  eppure il mio comune ha solo 10 dipendenti ,due appena assunti, a fronte dei 28 con riferimento alla media nazionale e ai 22 della media regionale , più siamo virtuosi e più siamo tartassati è ora di porre termine a questa annosa e vergognosa ingiustizia. Continua Cavazzana «Il 16 gennaio saremo a Roma all’ Anci Nazionale e inizieremo la nostra battaglia, non solo per le ingiuste detrazioni che penalizzano ben 418 comuni veneti su 563 ma anche per il problema delle assunzioni che ci vedono penalizzati rispetto ad altre zone d’Italia perché siamo tra i più virtuosi nel rapporto dipendenti/popolazione e, pertanto, con la nuova norma ci vediamo ulteriormente ridotta la possibilità di far fronte al turnover. Il momento è peraltro molto delicato per le numerose cessazioni a seguito della così detta «Quota 100». Siamo pronti al confronto a tutto campo, un confronto sincero e leale che parta dall’ Anci Veneto per evitare sacrifici non dovuti dalle nostre virtuose comunità. 

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