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  • 05 Maggio 2022
  • Territorio
I Comuni di Conselve, Tribano e San Pietro Viminario hanno sottoscritto una convenzione per la costituzione di un raggruppamento tra Comuni finalizzato alla partecipazione associata agli interventi di rigenerazione urbana per i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.
Il Comune di Conselve è stato individuato come capofila, con il compito di coordinare il Piano integrato denominato “Percorso di mobilità sostenibile per la riqualificazione e il rilancio del tessuto ambientale e sociale dei comuni di Conselve, Tribano e san Pietro Viminario”.
Il progetto presentato dalle tre Amministrazioni intende realizzare un percorso di mobilità sostenibile che sia a servizio innanzitutto delle tre rispettive comunità, ma che funga anche da elemento di unione tra le stesse, nonché da propulsore dello sviluppo del territorio e dell’attrattività dello stesso nei confronti del mondo esterno.
L’itinerario proposto unisce tra loro i Comuni, creando un circuito che li abbraccia tutti e che è interconnesso con tratti di percorsi ciclopedonali già esistenti che sono a servizio dei centri capoluogo e che si proiettano dai centri alle periferie.
 
Gli obiettivi dell’opera sono:
 − creare un percorso ciclabile e pedonale che raccolga innanzitutto i numerosi utenti insediati lungo le strade interessate, in modo da collegarli dalla periferia ai centri e ridurre così i fenomeni di marginalizzazione che toccano proprio le aree esterne rispetto ai centri urbani, essendo in questi insediati tutti i servizi e le strutture;
 
incentivare una mobilità dolce e sostenibile al fine di ridurre il traffico veicolare, il quale è costoso, inquinante e fonte di pericoli;
 
raccogliere la maggior parte possibile della popolazione che deve recarsi da un’area attrattiva (sia produttiva, sia legata all’istruzione, sia legata alla cultura) all’altra ed ai centri capoluogo, contribuendo anche a potenziare e valorizzare quelle aree stesse;
 
riqualificare le strade interessate dal percorso, migliorando l’immagine della viabilità stessa e di tutto il contesto circostante;
 
inserire il percorso in un ambito più ampio di mobilità sostenibile che coinvolga anche i territori esterni ai tre Comuni, collegandosi con analoghi percorsi che già esistono nei Comuni contermini;
 
attirare il cicloturismo, fenomeno in forte crescita ad ogni livello, portandolo anche in territori a prima vista poco attrattivi ma che invece offrono siti di grande interesse sul piano ambientale, culturale e storico artistico.
 
Riguardo i due ultimi punti, va sottolineato che gli itinerari previsti nel presente progetto possono essere collegati all’itinerario “Via Romea Germanica” dalle Terme all’Adige, porzione della lunga Via che collega Stade (alla foce del fiume Elba, in Germania) 4 a Roma, e che è stato tracciato agli inizi del ‘200 dall’Abate Alberto, in viaggio dal proprio monastero benedettino per raggiungere Roma per incontrare il Papa.
La Via Romea Germanica è dal 2020 un “itinerario culturale del Consiglio d’Europa”, qualifica di eccellenza che in Italia vantano anche la Via Francigena e le Strade dei Valdesi – Glorioso Rimpatrio. 
I percorsi ciclabili previsti nel progetto hanno una lunghezza complessiva di circa 7.650 ml, di cui ml 4.525 in Comune di Conselve, ml 1.810 in Comune di Tribano e ml 1.315 in Comune di S. Pietro Viminario.
 
In Comune di Conselve vengono interessate Via Casette (S.P. 37), Via Levà (S.P. 14) e Via Arre (S.P. 14); in Comune di Tribano Via Bussoli, Via Tezzon e Via Casette (S.P. 37); in Comune di S. Pietro Viminario, Via Levà (S.P. 14).
 
I Sindaci, Alberta Boccardo per Conselve, Massimo Cavazzana per Tribano e Federico Curzio per San Pietro Viminario dichiarano: “”La scelta di presentare congiuntamente un progetto da 5 milioni di euro è legata ad un piano strategico già in atto da anni e ora più che mai è indispensabile mettere in comune il meglio delle nostre risorse incentivando nuove relazioni, servizi innovativi, nuove opportunità con lo con lo sguardo proiettato al futuro. La sinergia tra i tre comuni contermini è l’esempio concreto di come anche i piccoli comuni possano fattivamente partecipare ai piani di rigenerazione urbana e non ci sia nessun motivo di escluderli come accaduto nel primo bando destinato alla rigenerazione urbana, anzi sia la strada giusta per perseguire il bene di tutti i comuni d’ Italia, nessuno escluso, come previsto a suo tempo dal voto parlamentare poi disatteso di fatto nella sua applicazione”.

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